Il 19 aprile 2013, presso la meravigliosa Villa Malfitano Whitaker di Palermo si è tenuto un convegno
incentrato sullo sviluppo delle Città e sul project financing o finanza di
progetto, organizzato dall’ANCE Sicilia (Associazione Nazionale Costruttori
Edili); data l’importanza dell’argomento Riprenditi Marineo ha ritenuto
opportuno esserci.
Come potete leggere nel programma del convegno allegato al
presente post, si sono alternati interventi di politici, imprenditori, tecnici,
professori universitari e responsabili di istituti bancari. Riportiamo sotto
alcuni interventi.
·
Sindaco di Palermo Proff. Leoluca Orlando: “bisogna
creare un alleanza strategica fra politici imprenditori e istituti di credito
per rilanciare lo sviluppo delle città e di tutto il territorio, in quanto non
si può vivere solamente nell’emergenza economico finanziaria attuale, ma si
deve progettare il futuro. Siamo
disperati, ma il momento è magico, in quanto ci sono le risorse per sviluppare
le città.”
·
Assessore Regionale Patrizia Valenti (Autonomie
Locali e Funzione Pubblica Regione Sicilia): “bisogna urgentemente aggiornare
il quadro normativo, per snellire le procedure di accesso ai finanziamenti
europei, che spesso rimangono inutilizzati, la Regione sta lavorando ad un
testo unico sull’edilizia per semplificare le autorizzazioni urbanistiche ed
ambientali e diminuire i tempi di risposta delle pubbliche amministrazioni, che
spesso scoraggiano gli investitori e gli istituti di credito ad investire.
Coinvolgere i Comuni nella stesura dei regolamenti e delle leggi per l’accesso
ai fondi europei, creazione di un ufficio Regionale che sia di supporto ai
Comuni per la progettazione e l’accesso ai fondi europei.”
·
Pietro Funaro Vice Presidente ANCE Sicilia
(imprenditore): “Normative troppo coercitive, servono norme certe per le
amministrazioni, e tempi certi e celeri per gli imprenditori. Le banche per
concedere il credito alle imprese, non valutano solamente queste ultime, ma
valutano anche le amministrazioni.”
·
Paolo Buzzetti, presidente nazionale dell’Ance:
“Avevamo avvisato il governo Monti che la linea di rigore estremo era sbagliata
per la nostra economia. Purtroppo oggi vale poco dire che avevamo ragione. Ma
si può ancora correre ai ripari. Bisogna allentare il Patto di stabilità – ha
chiarito Buzzetti – per dare una spinta all’edilizia, così come stanno facendo
tutti gli altri Paesi, perché questa è la prima leva capace di fare ripartire
l’economia”.
Sul sito dell’ANCE Sicilia http://www.ancesicilia.it/site/node/1335, potete trovare le presentazioni che
sono state proiettate nell’incontro di ieri.
Nel <libro verde> presentato il 30 aprile 2004, la
Commissione europea ha affermato che il termine <partenariato
pubblico-privato> (PPP) si riferisce in generale a “forme di cooperazione
tra le autorità pubbliche e il mondo delle imprese che mirano a garantire il
finanziamento, la costruzione, il rinnovamento, la gestione o la manutenzione
di un’infrastruttura o la fornitura di un servizio”.
Riportiamo sotto alcune idee di Riprenditi Marineo per il
rilancio del settore edile.
Probabilmente gli ultimi anni, sono stati i tempi peggiori per
il mondo dell’edilizia e delle opere pubbliche, e con esso l’indotto che genera
l’edilizia, che spazia dal commercio dei materiali ai lavori artigianali.
Nella nostra Sicilia, il settore edile è stato il settore di
maggiore sviluppo economico degli anni passati, con luci ed ombre, spesso senza
tenere conto della sostenibilità ambientale ed economica delle opere
realizzate, ciò ha comportato il depauperamento di parecchie risorse
naturalistiche della nostra amata terra, e insieme alle leggi sugli appalti che
hanno permesso ribassi di gara anomali e non sostenibili per le imprese, ha comportato
una serie di opere rimaste incompiute che hanno generato solamente costi per le
amministrazioni, e scarsi o nulli benefici per i cittadini.
Con l’attuale crisi internazionale, e ancor di più con la
crisi che investe la pubblica amministrazione, appare difficile pensare ad una
ripresa del settore in parola.
Noi siamo invece convinti che una programmazione e
progettazione sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale ed
economico, possa dare nuova linfa a questo settore importantissimo per una
ripresa economica e sociale del nostro territorio. E ci tengo a precisare
sociale, in quanto la crisi dei valori con cui ci confrontiamo oggi dipende
anche dalla scarsità del lavoro stesso.
Alcune possibili linee
d’intervento:
Partenariato pubblico privato Project Financing o finanza di
progetto: Partenariato fra Pubblica Amministrazione Istituti Bancari e imprese.
Identifica un sistema di realizzazione di lavori pubblici attraverso l’opera ed
il finanziamento privato. Si tratta di un sistema che consente l’affidamento
della progettazione, della realizzazione e della gestione di un’opera pubblica
mediante il concorso di un investitore privato, il cui capitale sarà remunerato
da entrate derivanti, in linea di principio, dalla gestione dell’opera per un
arco temporale contrattualmente determinato. Bisogna quindi individuare delle
opere che generano reddito, redazione della progettazione tramite le linee
guida dettate dalla pubblica amministrazione, affidamento tramite apposito
bando di gara, convenzioni con gli istituti bancari per semplificare l’accesso
al credito.
Concessione di contributi ai privati in conto interesse:
convenzioni con istituti di credito per finanziare gli interventi su immobili
privati finalizzati al decoro urbano, miglioramento energetico degli edifici e
utilizzo delle tecniche di bioedilizia. L’amministrazione stipula una
convenzione con gli istituti di credito, redige un bando per l’accesso ai
finanziamenti che verranno erogati ai privati (criteri urbanistici e maggiori
punteggi per favorire la scelta delle imprese locali), l’amministrazione si
impegna a pagare parte degli interessi ed attua degli sconti sulle spese da
sostenere per i lavori (oneri urbanistici, suolo pubblico ecc);
Finanziamenti
regionali: ad esempio Programma Integrato per il recupero e la riqualificazione
delle Città, in cui il comune è il soggetto proponente (cumulabile con Projet
Financing e con finanziamenti europei diretti). Partnership fra soggetti
privati e pubblica amministrazione. Si
possono realizzare interventi di
edilizia sociale, opere di urbanizzazione,
interventi infrastrutturali sulla viabilità, interventi a carattere economico, mirati alla
rivitalizzazione economico-produttiva dell’area e all’insediamento di nuove
attività artigianali, commerciali, culturali, turistico ricettive finalizzate
allo sviluppo locale integrato,
iniziative tutte in grado di creare nuovi posti di lavoro.
Alcuni strumenti di finanziamento europeo: esistono svariati
strumenti di finanziamento europeo gestiti dalle regione dai ministeri e dalla
comunità europea. Sono soprattutto incentrati sullo sviluppo sostenibile delle
città, sul miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici e
sull’uso di fonti energetiche rinnovabili, sulle infrastrutture urbane inclusi
i trasporti e le acque potabili e reflue, investimenti su siti di interesse
culturale naturalistico e turistico, il risanamento di aree dismesse e
degradate, ecc.
Il
principale problema di accesso a detti fondi è la progettazione; innanzi tutto
bisogna individuare le opere da progettare in ottemperanza allo spirito di
erogazione del finanziamento, possibilmente inserendole in un piano strategico
di sviluppo anche a lungo termine e che sia anche sostenibile dal punto di
vista ambientale. Inoltre bisogna affidarsi a società e/o studi di
progettazione che hanno esperienza sia sull’opera da realizzare, sia sulle
forme di accesso ai finanziamenti, per fare ciò la comunità europea fornisce
degli strumenti ad hoc, vedi strumento ELENA (European Local Energy Assistance
assistenza energetica europea a livello locale) che ha lo scopo di riunire
progetti locali sparsi in investimenti sistematici e renderli bancabili, che
finanziano la progettazione ancor prima dell’opera da realizzare, con tale
strumento si va sostanzialmente a finanziare la progettazione stessa.
E’ quindi possibile sviluppare dei progetti sia “piccoli”,
come ad esempio la riqualificazione del centro storico che permettono una
riqualificazione del paese ed una valorizzazione degli immobili dei privati,
inseribili anche nei circuiti turistici, sia più ambiziosi di carattere
prettamente pubblico e/o in partenariato con i privati, che possono dare
slancio all’edilizia ed all’indotto ad essa legato, edilizia intesa come
sviluppo sostenibile in ottemperanza alle disposizioni europee, all’uso dei
nuovi materiali ad impatto zero (bioedilizia per intenderci) e mirati sempre al
contenimento e risparmio energetico, che ha come obiettivo principale la
riduzione della produzione di CO2, sia essa diretta che indiretta, e che
comunque vadano ad inserirsi in un contesto di sviluppo del territorio e non
fine a se stessi tanto per dare un pò di lavoro, come si è fatto in passato.
Per Riprenditi Marineo Salvatore Muratore
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