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lunedì 6 maggio 2013

Pianeta Terra


Il pianeta Terra è sempre stato nella mani dell’uomo, ma ora più che mai, le sue scelte possono decidere il destino delle future generazioni. Ciò che ne sarà del domani, dipenderà, per la maggior parte, da ciò che oggi la nostra comunità metterà in atto. E’ impensabile che la nostra generazione, prima fra tutte nella storia dell’uomo, abbia il potere, senza volerlo e soprattutto senza esserne consapevole, di compromettere ciò che proviene dal passato sottraendolo al futuro. La Terra sta soffrendo, addirittura morendo, poiché le risorse si stanno esaurendo e i rifiuti ci stanno sommergendo, la popolazione cresce e sottrae più velocemente i beni a disposizione, tutto è sempre più inquinato, le specie viventi non riescono ad adattarsi rischiando l’estinzione, e così si minacciano gli equilibri naturali.
La sovrappopolazione, il progresso tecnologico, l’aumento dei rifiuti, l’esaurimento delle risorse così come la ricerca di fonti alternative, hanno modificato profondamente l’ambiente naturale primitivo. Dall’estrazione delle materie prime, il rischio idrogeologico,  dal disboscamento, la desertificazione, dalle infrastrutture insediative delle metropoli, la perdita di aree verdi di ingente valore, dall’inquinamento dissennato, i cambiamenti climatici e, non per ultimo, le malattie dell’uomo. . Le conseguenze di una tale situazione in termini di salute e qualità della vita dei cittadini sono immediate e dirette. L’aumento delle malattie respiratorie, delle malattie della pelle e delle intolleranze alimentari, sono esempi palesi in questo senso
 Questi sono tutti elementi di una crisi prodotta dalle attività economiche che dovrebbero dare risposte ai bisogni umani ma sono diventate invece, per effetto della logica del mercato, una minaccia per gli equilibri ecologici e la vita delle generazioni future. Sulla base di questo, oggi non può esistere alcun tipo di sviluppo che non abbia alla base ancora la natura, sempre dilaniata. Di fatto, l’uomo ha bisogno della natura, ma deve conservarla ed utilizzarla nel migliore dei modi. Come? Facendone una corretta gestione e perseguendo uno sviluppo sostenibile
Se è vero che l’uomo è artefice della propria vita, su di egli pesa la responsabilità etica del mondo; per questo motivo è necessario educare l’uomo fin dall’infanzia al giusto sapere, un’educazione alla natura incontaminata, ma anche al paesaggio frutto del lavoro dell’uomo stesso, delle infinite trasformazioni e tradizioni culturali che hanno segnato la sua storia , le peculiarità e le bellezze del territorio. Dobbiamo essere consapevoli delle responsabilità che abbiamo, vale a dire che tutti i danni all’ambiente si ripercuotono, sia pure in maniera diversa, sull’uomo. La sfida è quella di declinare in termini nuovi i valori riferiti all’individuo, alla sua libertà di scelta e al principio della sua responsabilità.
In definitiva, la garanzia di un ambiente sano è una responsabilità che compete a tutti gli attori sociali, dalle istituzioni ai cittadini. Se il rispetto per la natura e l’ambiente non nasce dal singolo individuo, come possiamo pretendere che questo rispetto nasca dalla società nel suo complesso?


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