Il pianeta Terra è sempre stato nella mani dell’uomo,
ma ora più che mai, le sue scelte possono decidere il destino delle future
generazioni. Ciò che ne sarà del domani, dipenderà, per la maggior parte, da
ciò che oggi la nostra comunità metterà in atto. E’ impensabile che la nostra
generazione, prima fra tutte nella storia dell’uomo, abbia il potere, senza
volerlo e soprattutto senza esserne consapevole, di compromettere ciò che
proviene dal passato sottraendolo al futuro. La Terra sta soffrendo, addirittura
morendo, poiché le risorse si stanno esaurendo e i rifiuti ci stanno
sommergendo, la popolazione cresce e sottrae più velocemente i beni a
disposizione, tutto è sempre più inquinato, le specie viventi non riescono ad
adattarsi rischiando l’estinzione, e così si minacciano gli equilibri naturali.
La sovrappopolazione, il progresso tecnologico,
l’aumento dei rifiuti, l’esaurimento delle risorse così come la ricerca di
fonti alternative, hanno modificato profondamente l’ambiente naturale
primitivo. Dall’estrazione delle materie prime, il rischio idrogeologico,
dal disboscamento, la desertificazione, dalle infrastrutture insediative delle
metropoli, la perdita di aree verdi di ingente valore, dall’inquinamento
dissennato, i cambiamenti climatici e, non per ultimo, le malattie dell’uomo. .
Le conseguenze di una tale situazione in termini di salute e qualità della vita
dei cittadini sono immediate e dirette. L’aumento delle malattie respiratorie,
delle malattie della pelle e delle intolleranze alimentari, sono esempi palesi
in questo senso
Questi sono
tutti elementi di una crisi prodotta dalle attività economiche che dovrebbero
dare risposte ai bisogni umani ma sono diventate invece, per effetto della
logica del mercato, una minaccia per gli equilibri ecologici e la vita delle
generazioni future. Sulla base di questo, oggi non può esistere alcun tipo di
sviluppo che non abbia alla base ancora la natura, sempre dilaniata. Di fatto,
l’uomo ha bisogno della natura, ma deve conservarla ed utilizzarla nel migliore
dei modi. Come? Facendone una corretta gestione e perseguendo uno sviluppo
sostenibile
Se è vero che l’uomo è artefice della propria vita, su
di egli pesa la responsabilità etica del mondo; per questo motivo è necessario
educare l’uomo fin dall’infanzia al giusto sapere, un’educazione alla natura
incontaminata, ma anche al paesaggio frutto del lavoro dell’uomo stesso, delle
infinite trasformazioni e tradizioni culturali che hanno segnato la sua storia
, le peculiarità e le bellezze del territorio.
Dobbiamo essere consapevoli delle responsabilità che abbiamo, vale a
dire che tutti i danni all’ambiente si ripercuotono, sia pure in maniera
diversa, sull’uomo. La sfida è quella di declinare in termini nuovi i valori
riferiti all’individuo, alla sua libertà di scelta e al principio della sua
responsabilità.
In definitiva, la garanzia di un ambiente sano è una
responsabilità che compete a tutti gli attori sociali, dalle istituzioni ai
cittadini. Se il rispetto per la natura e l’ambiente non nasce dal singolo
individuo, come possiamo pretendere che questo rispetto nasca dalla società nel
suo complesso?
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