Come già descritto su Marineo weblog,
è di questi giorni la notizia che è stata aperta la busta presentata dal gruppo
Perrone per l’aggiudicazione dei locali dell’ex mattatoio comunale.
In sintesi,
l’annosa vicenda può cosi ricostruirsi:
·
Nel
marzo 2009, l’allora Sindaco Franco Ribaudo, decideva di alienare alcuni beni,
fra cui il mattatoio comunale, al fine di evitare l’imminente dissesto
finanziario, per un importo a base d’asta di 163.000 €;
·
Nel
dicembre 2011, alla scadenza dei termini, l’unica busta presentata risulta
quella del gruppo Perrone;
·
Nel
gennaio 2012, scaduti i termini del bando, Ribaudo richiede un parere di
congruità, non previsto dal regolamento, all’agenzia del Territorio riguardo la
valutazione dell’immobile “al fine – si legge sulla delibera – di garantire la
massima trasparenza della procedura”;
·
La
valutazione, dell’agenzia del territorio, costata al comune, e quindi a noi
cittadini 2.115,00 €, arriva agli uffici comunali nel luglio del 2014, circa 2
anni e mezzo dopo la richiesta, ma la cosa ancora più strana è che la stima del
bene effettuata dall’agenzia del territorio ammonta a circa 96.000 € circa
67.000 € in meno rispetto all’importo posto a base d’asta per l’aggiudicazione
del bene;
·
L’amministrazione
Barbaccia, decide quindi di procedere con l’apertura della busta ed aggiudicare
il bene all’unico gruppo imprenditoriale che presentò nel lontano 2011 regolare
offerta.
Ancora su
Marineo weblog, si legge: il legale del “gruppo Perrone”, l’avvocato Di Miceli,
è così intervenuto sulla questione: “Chiederò di aprire nell’immediatezza un
procedimento civile per il risarcimento dei danni, visti i rallentamenti
sull’assegnazione del bene e la mancata progettualità per un’opera di grande
spessore finanziario portata avanti dal medesimo gruppo Perrone che gioverà in
quanto ad occupazione e sviluppo all’interno del territorio marinese”.
Per farla breve, il gruppo Perrone, secondo le procedure di
legge, non solo si aggiudica il bene, ma chiederà anche un risarcimento danni
al comune per i rallentamenti nell’aggiudicazione, che con ogni probabilità
comporterà una diminuzione dell’importo da corrispondere al comune per entrare
nella piena disponibilità del bene.
Premesso
tutto ciò ci sembra opportuno fare un paio di considerazioni: innanzi tutto,
come previsto nel nostro programma e come più volte abbiamo evidenziato in
campagna elettorale, noi avremmo posto in essere tutte le procedure necessarie
per annullare il bando per la vendita dell’ex mattatoio comunale, pagando
eventualmente la penale spettante al gruppo imprenditoriale che aveva
presentato l’offerta, e ciò al fine di poter utilizzare i locali, per la
costituzione di un centro polivalente e per l’aggregazione giovanile, ma
sfruttabili anche per tantissimi altri scopi, quali ad esempio fiere e mercati
di prodotti tipici, supporto all’area di protezione civile adiacente, ecc ecc.
Quindi questa rappresenta la nostra scelta politica, ma poiché sono altri ad
amministrare hanno preferito la strada dell’alienazione.
Adesso, invece, si paventa la beffa, ovvero che il legale del
gruppo Perrone, chieda, i danni al
comune per la ritardata apertura delle buste, a questo punto facciamo un
appello all’amministrazione ed al consiglio comunale, di dimostrare, almeno
ogni tanto, coraggio, prendete tutti gli atti della annosa vicenda e
trasmetteteli immediatamente alla corte dei conti al fine di verificare se il
ritardo dell’apertura della busta ha comportato danno erariale per il comune ed
accertare di conseguenza gli eventuali responsabili a cui presentare il conto.
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