Inizialmente assenti il Sindaco ed i Consiglieri Perrone,
Barcia e D’Amato S..
Freschi della diffida del Commissario per l’approvazione del
rendiconto di gestione, si procede con la lettura della stessa, che viene
esplicitata dal Segretario comunale, nasce un piccolo screzio fra i consiglieri
Costa e Cutrona, e quest’ultimo con un filo di polemica chiede al Segretario
comunale di spiegare il significato di Bilancio Consuntivo.
Si passa quindi velocemente alla trattazione dei punti
all’ordine del giorno, il Presidente propone l’anticipazione dei punti 6, 7, 8,
e 9, i consiglieri Costa e Mancino nelle loro dichiarazioni di voto anticipano
che voteranno per il no proponendo di passare subito alle comunicazioni ,si passa alla votazione: votano contrari
l’opposizione i dissidenti e la Basilico la proposta del Presidente non passa
(8 contrari e 4 favorevoli).
Nel frattempo arrivano i consiglieri Perrone e Barcia ed
abbandonano l’aula prima Li Castri e e successivamente Basilico e Pulizzotto.
Il consigliere Cangialosi A. chiede al Presidente come mai
una sua interrogazione urgente presentata il 18 agosto non è stata inserita fra
gli ordini del giorno, il Presidente risponde che verranno inserite nel
prossimo consiglio, Cangialosi propone di inserirle adesso, ma il Segretario
comunale redarguisce che non è possibile se non viene votato da tutti e i consiglieri. Quindi si decide che il Cangialosi ne darà
lettura ma non potrà essere votato alcunché.
Nel frattempo arriva il Sindaco.
Si passa alle comunicazioni:
Mancino: Si ritorna sulla questione volantini che ha
infiammato il paese nei mesi estivi (nel frattempo molti consiglieri sono
intenti a chattare con i telefonini). Mancino dati alla mano smentisce le
accuse sul suo conto presenti nel manifesto a firma del Sindaco (quello su
carta intestata del comune), criticando aspramente il sindaco e l’amministrazione
di avergli mosso delle accuse personali assolutamente infondate, e dice che non
è nel suo stile attaccare le famiglie.
Il Mancino propone ancora una volta di rendere autonomo dal
comune il comitato di gemellaggio e comunica che presenterà una mozione.
Mancino tira in ballo un altro scottante ed importante
argomento che riguarda l’inagibilità del terzo piano della casa comunale, e
dice che in più di due mesi non si è riusciti a trovare una soluzione, tantoché
oggi per fare una carta d’identità bisogna andare a prendere il nulla osta in
comune ed andare a fare il documento nei comuni limitrofi.
Ancora Mancino racconta che in mattinata aveva cercato
l’Arch. Sciortino in comune e lo stesso era irreperibile in quanto recatosi al
cimitero comunale a fare il custode per garantire l’apertura, pur di poche ore,
del cimitero comunale. Quindi nessuno è riuscito a trovare un impiegato
disponibile ad aprire il cimitero. Il Mancino invita il Sindaco a trovare le
soluzioni almeno per le cose di ordinaria amministrazione.
Gippetto: precisa di aver sostenuto lei il totale delle spese
per recarsi a Sainte Sigolene, in occasione dei festeggiamenti per il
trentennale del gemellaggio.
Cangialosi A.: comunica che l’interrogazione che aveva
chiesto di inserire all’o.d.g. era relativa ai problemi dell’amministrazione di
trovare e nominare un custode del cimitero comunale dopo il pensionamento del
Sig. Di Sclafani (a cui porgiamo i nostri migliori auguri). I toni cominciano a
surriscaldarsi, il Cangialosi grida alla vergogna, ed il volto del sindaco
comincia a far trapelare delusione e indispettimento nei confronti del suo ex
assessore. Dopo qualche minuto di sospensione, ricominciano le accuse del
Cangelosi nei confronti dell’amministrazione e del Sindaco in particolare, si
ritorna ancora alla questione volantini e comunicati, legge le smentite del
Sindaco, e dice allo stesso che alle sue spalle ci sono dei codardi che lo
inducono a sbagliare, e che dovrebbe denunciarli, sostiene che il paese va a
rotoli e precisa di averlo letto anche nel nostro volantino. Cangialosi parla
di “dignità” dell’amministrazione, ed il presidente del consiglio lo riprende
duramente dicendo che proprio lui non può parlare di dignità. Il Sindaco si
indispettisce, e dice al Cangialosi, ironicamente, di non dimenticarsi della
lista in cui è stato eletto, dice inoltre che nel volantino di smentita si è
scusato con la popolazione anche a nome dello stesso Cangialosi. I toni si
surriscaldano, il presidente riesce a stento a sedare gli animi, ed infine
Cangialosi invita il sindaco a buttare fuori i codardi e che in quel caso sarà
disposto ad appoggiarlo.
Costa: dice di aver presentato il 18 agosto, una mozione ove
viene citata la legge che impone alle amministrazioni pubbliche di non poter
“pagare” amministratori che sono in pensione e che gli stessi possono ricoprire
cariche amministrative gratuitamente.
Poi polemizza con il Presidente del Consiglio, dicendogli che spesso non
sa mantenere l’ordine. Anche lei si associa alle “proteste” per la situazione
del Cimitero. Fa quindi un appello, a tutti i consiglieri di riportare serietà
in aula, dove spesso no si riesce a lavorare serenamente.
Cutrona: ritorna
sulla parola dignità pronunciata dal Cangilosi, e chiede allo stesso pubbliche
scuse. Cangialosi A. prende la parola,
ma non si scusa, dice solamente che le accuse di dignità non erano volte ad una
persona ma all’amministrazione in quanto istituzione.
Mancino: precisa che non si sente un consigliere dissidente
ma un consigliere a 360° …
Ribaudo: si dice sconvolto della situazione politica
marinese, in particolare paragona gli attacchi mossi dall’amministrazione ai
dissidenti alla campagna denigratoria che fecero contro Gianfranco Fini quando
questo si allontanò da Berlusconi … Elenca quindi una serie di problematiche
amministrative che sembrano ricalcare alcuni argomenti trattati nel nostro
volantino. Discute quindi della mancanza di fiducia nelle istituzioni e nella
politica ed ha sempre la sua solita uscita infelice dove mette in un solo cocktail
antipolitica, disfattismo, Grillo, e Riprenditi Marineo, precisando poi che
spera che non vogliano solamente sfasciare. A
fine consiglio il Ribaudo alle nostre richieste di chiarezza sulle sue confuse
parole sulla politica e l’antipolitica ci ha detto che voleva evidenziare la
mancanza di fiducia nella politica e la nascita di movimenti di proposte, ma cu
dice che non ci accomuna a disfattisti ed a grillini … Insomma abbiamo capito che è di famiglia
tirare la pietra e poi “ammucciarisi a manu” …
Si passa quindi all’interrogazione del 4/07/2014 presentata
da Mancino, Cangialosi e Pulizzotto sul problema randagismo.
Il Sindaco, si scusa
di non aver preparato le risposte scritte che comunque saranno notificate a
breve, e anticipa che è stato pubblicato un bando d’interesse ma che è andato
deserto e verrà quindi modificato e ripubblicato inserendo anche lo smaltimento
delle carcasse. Il Mancino si lamenta
sui tempi di risposta, e rincara la dose Cagialosi A: il quale ricorda che il
Sindaco è tenuto a rispondere alle interrogazioni entro 30 gg.
Interrogazione sulla mancata disinfestazione presentata da
Mancino, Cangialosi e Pulizzotto sul problema randagismo.
Il Sindaco comunica che doveva occuparsene l’unione dei
comuni, poi i tecnici del comune di Marineo sono andati in ferie e non si è
riusciti a garantire il servizio, rasserena però che adesso gli uffici
interverranno, aggiungiamo noi che se si aspetta la prima nevicata magari non
c’è ne sarà nemmeno bisogno.
Si passa quindi alla mozione presentata sempre dai dissidenti
per l’annullamento della determina del Presidente del Consiglio per il rimborso
delle spese dei consiglieri che hanno partecipato al viaggio in Francia.
Iniziano una serie di polemici interventi fra i dissidenti e la Barcia che
sostiene di essersi pagata lei tutte le spese del viaggio. Inizia quindi un
discorso di pace e speranza del Sindaco, che invita tutti ad abbassare i toni,
che apprezza l’intervento della costa che chiede di fare politica con la “P”
maiuscola, fa un appello al Cangialosi, di rientrare nei toni e comportarsi
bene perché in un piccolo centro “siamo tutti amici e dobbiamo dare il nostro
contributo per Marineo”. E continua
dicendo di non condividere questi volantini nel momento della festa di S. Ciro,
invita quindi tutti a non farsi prendere dalla rabbia e dalla voglia di
polemica.
Prende la parola il consigliere Costa, che dichiara che
voterà si alla mozione per spronare l’amministrazione a dare un segnale.
Si vota (manca il consigliere Perrone che è seduto fra il
pubblico. Votano favorevolmente alla mozione: Costa, Cangialosi F., Ribaudo,
Gippetto, Mancino, Cangialosi A, si astengono Barcia, Salerno, D’Amato G. e
Cutrona, gli unici rimasti in aula della maggioranza, quando Perrone si accinge a votare dal pubblico, il
suo atteggiamento manda in escandescenza la Costa la quale dice al Presidente
che Perrone è assente e che deve accomodarsi fra i consiglieri, Perrone
ironizza e dice alla Costa che si siede in consiglio se lei gli dà il bacino, alcuni secondi di ironia e polemica fra i due e
viene dichiarata comunque approvata la mozione, quindi i consiglieri che sono
andati in Francia dovranno pagarsi interamente le spese senza alcun rimborso da
parte del comune.
Si riprende dopo una pausa, Cutrona chiede l’anticipo del
Punto 5, si vota 5 no 1 astenuto e 4 si, l’anticipazione non passa.
Costa chiede una sospensione per ascoltare il funzionario
Arch. Sciortino sulle questione cimitero.
Il Cutrona, si accende, dice che già si viene da una pausa,
che c’è ostruzionismo e non si vuole lavorare, protesta butta dei fogli sul
tavolo e finge di abbandonare l’aula.
Si vota per la sospensione che regolarmente passa e si ascolta l’architetto sulla problematica
calda del cimitero. Il funzionario,
relazione che al ritorno dalle ferie ha fatto un ordine di servizio ad un
impiegato che si è subito dopo ammalato, ed altri due impiegati idonei alla
mansione svolgono attualmente altri lavori. L’architetto dice che comunque farà
un ordine di servizio per la rotazione del personale che potrà svolgere il
servizio di custodia al cimitero.
Si riprende alle 22.55 non si capisce quanti e quali siano i
consiglieri presenti, ma poichè mancano i revisori dei conti che comunque
stanno per arrivare, si rinvia il consiglio di un ora.
Ci si reca tutti nel vicino ristorante a rifocillarsi.
Trascorsa l’ora di pausa da circa 10 minuti arriva nel
ristorante il segretario che saluta tutti e va via dicendo che non intende
aspettare oltre. Seduta rinviata al'indomani e relax nella splendida Piazza
Castello.
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